THE BEST SIDE OF REATO DI RICICLAGGIO

The best Side of Reato di riciclaggio

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Se invece Tizio, dopo aver rapinato un supermercato, contatta Caio istigandolo a riciclare o reimpiegare la somma ottenuta dalla rapina e quest’ultimo si faccia convincere (magari dietro il pagamento di un compenso, diciamo del 5% dell’importo da riciclare), le cose si fanno complicate: se si considera Caio responsabile di riciclaggio o reimpiego allora Tizio risponderà solo del delitto-presupposto non potendo essere responsabile in concorso con Caio nel riciclaggio o nel reimpiego ostandovi la clausola di salvaguardia; se, viceversa, si ritiene Caio responsabile di autoriciclaggio in concorso con Tizio (pur essendo un reato proprio), Tizio risponderà di rapina e di autoriciclaggio sebbene non abbia realizzato la condotta tipica, ma solo determinato altri a commettere tale ultimo delitto.

Se Tizio (autore del delitto presupposto) si mette preventivamente d’accordo con Caio che si dichiara pronto a ripulire i proventi illeciti, allora Caio, avendo realisticamente rafforzato il proposito di Tizio di commettere il reato presupposto, risponde solo del delitto presupposto in “concorso” con Tizio e non di riciclaggio. Ogni contributo causale che abbia determinato, sotto il profilo materiale o psicologico, la commissione del reato presupposto integra l'ipotesi del concorso nello stesso: occorrerà verificare, caso per caso, se la preventiva assicurazione di "lavare" il denaro abbia realmente (o meno) agevolato o rafforzato, nell'autore del reato principale, la decisione di delinquere.

con una pluralità di distinti atti leciti, anche realizzati a distanza di tempo, purché siano ricondotti a unità dall’obiettivo comune cui essi sono finalizzati, ossia la schermatura della provenienza delittuosa del denaro che costituisce il loro oggetto.

Giovanni Tringali

Peculiarità irrinunciabili dello Studio sono l'aggiornamento permanente, la costante ricerca di soluzioni che soddisfino in maniera rapida le esigenze del cliente, la tutela della riservatezza dei dati trattati, il rispetto della deontologia professionale e, soprattutto, la trasparenza e correttezza del rapporto professionale. Loven Associati, fornisce assistenza ai propri clienti in italiano, inglese, francese e spagnolo.

“Si applica la pena della reclusione da due a otto anni e della multa da euro 5.000 a euro 25.000 a chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa.

eleven Novembre 2020 Le Sezioni unite sui contorni applicativi del delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante violenza alle persone in tema di rapporti con l’estorsione e concorso dell’extraneus: una pronuncia risolutiva?

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648 ter c.p., qui si dispone esplicitamente che la condotta dissimulatoria deve esserci anche riguardo all’ipotesi di reimpiego (

L'esordio contenuto nell'art. 648-ter.1. c.p., comma four, - "fuori dei casi di cui ai commi precedenti (...), va inteso ed interpretato nel senso fatto palese dal significato proprio delle suddette parole e cioè che la fattispecie ivi prevista non si applica alle condotte descritte nei commi precedenti. Di conseguenza, l'agente può andare esente da responsabilità penale solo e soltanto se utilizzi o goda dei beni proventi del delitto presupposto in modo diretto e senza che compia su di essi alcuna operazione atta ad ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza delittuosa". La norma, quindi, è chiara nella sua ratio: limitare la non punibilità ai soli casi in cui i beni proventi del delitto restino cristallizzati attraverso la mera utilizzazione o il godimento personale - nella disponibilità dell'agente del reato presupposto, perchè solo in tale modo si può realizzare quell'effetto di "sterilizzazione" che impedisce - pena la sanzione penale - la reimmissione nel legale circuito economico; ma la norma è anche sicuramente opportuna, proprio perchè, con la tassativa indicazione dei casi di non punibilità, contribuisce a delimitare, in negativo, l'location di operatività di cui al comma 1, che, invece, descrive, in positivo, la condotta punibile (cfr. Sez. two, n. 30399/2018 allo stato non massimata).

Una delle questioni più sensitive riguarda la punibilità a titolo di autoriciclaggio nel caso in cui il delitto-presupposto da cui derivano i proventi illeciti sia stato commesso in epoca precedente l’entrata in vigore del delitto avvenuta il 01/01/2015. Da una parte click here c’è chi sostiene che il delitto-presupposto sia del tutto autonomo e possa essere considerato un mero presupposto della condotta autoriciclatoria for each cui, non rilevando il tempo della sua realizzazione, l’autore dell’autoriciclaggio sarebbe punibile. Altri pensano che il delitto-presupposto potrebbe considerarsi in connessione strutturale e funzionale con delitto di autoriciclaggio for each cui l’autore non sarebbe punibile ostandovi il principio del nullum crimen sine lege.

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) al proprietario dell’appartamento nel quale insiste, in altri termini, la sua destinazione è quella di consentire l’esercizio del diritto di veduta, esso pertanto costituisce parte dell’abitazione e, in alcuni, casi il prolungamento dell’unità immobiliare.

Affinché si realizzi il delitto di riciclaggio, è necessaria la commissione di un reato presupposto, costituito da qualsiasi delitto doloso o colposo ivi compresi quelli tributari, societari e finanziari.

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